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Coltivare la mimosa: tutte le specie

Coltivare la mimosa: pianta esotica dalla graziosa fioritura

La mimosa è un’acacia (appartiene alla famiglia delle leguminose) di origine australiana, portata in Europa attorno al 1800 per la bellezza dei suoi fiorellini gialli simili a piccoli pon-pon. Il luogo ideale per questa pianta sono zone caldo-temperate ma si adatta a vivere anche al Nord, in luoghi protetti dai venti freddi e dalle forti gelate. Ce ne sono diverse specie e varietà, alcune delle quali si possono coltivare anche in vaso, purché di grandi dimensioni.

Alcune specie di mimosa, nei luoghi di origine, possono arrivare a oltre 20 metri di altezza, mentre da noi raramente superano i 10-15 metri.
Sempre a seconda della specie, la mimosa può presentarsi come albero o grande cespuglio dalla chioma più o meno globosa, con eleganti foglie composte o semplici di colore verde chiaro, verde scuro, o verde grigio.

I fiori, che compaiono a seconda del luogo di coltivazione da gennaio-febbraio a inizio primavera, sono riuniti in infiorescenze lunghe 8-10 cm. Il singolo fiore, che ha la forma di un pon-pon di diametro di 5-10 mm, è di colore giallo, profumato oppure privo di fragranza.

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La fioritura si protrae in media per 2-3 settimane ed è talmente spettacolare da non passare inosservata, anche perché in giardino sono pochissime le fioriture così precoci nei primi mesi dell’anno. Poco prima che i singoli fiori si schiudano completamente, si possono tagliare alcuni rami lunghi circa 30-50 cm utilizzabili come fiori recisi per ornare la casa.

Coltivare la mimosa

La mimosa predilige località miti durante l’inverno. Un limite alla coltivazione di questa pianta è dato dal clima, data la sua scarsa tolleranza al gelo.Image may be NSFW.
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Nella nostra penisola, pertanto, può vivere all’aperto solo nelle zone dove cresce l’olivo, quindi dove le temperature non scendono sotto i 2-3 gradi per periodi molto prolungati, anche se esemplari adulti possono sopportare, per pochi giorni, qualche grado sotto zero. Vuole posizioni di pieno sole, al riparo da venti freddi, non caratterizzate da nevicate.

In fatto di terreno la mimosa predilige suoli fertili e profondi, senza ristagni d’acqua, a reazione da neutra a leggermente acida; non tollera i terreni calcarei, responsabili di uno sviluppo stentato.

Resiste moderatamente alla siccità, ma va irrigata costantemente nei primi anni di vita, soprattutto nella stagione calda, solo in casi di prolungata siccità, sia estiva che autunno-invernale, anche una pianta adulta va irrigata.

Per quanto riguarda la concimazione, sino ai primi 7-8 anni di vita la mimosa va sostenuta con periodiche concimazioni: in primavera (marzo-aprile), quando sviluppa la nuova vegetazione e in estate (luglio-agosto), periodo in cui si formano le gemme a fiore.

Provvedere pertanto a interrare alla base della pianta letame ben maturo o in pellet, alla dose di circa 5-6 kg per pianta.

Alcune mimose, di contenute dimensioni (come l’Acacia cultriformis e soprattutto l’Acacia cultriformis e soprattutto l’Acacia howitti Clair de lune), si possono coltivare anche in vaso, purchè di grandi dimensioni (almeno 50 cm di diametro).
In questo caso la pianta va seguita con periodiche irrigazioni, soprattutto dalla primavera al primo autunno, lasciando asciugare il terriccio tra un intervento e l’altro.

Per quanto riguarda la concimazione valgono le stesse indicazioni fornite per le piante coltivate in piena terra, impiegando, del letame maturo distribuito in autunno. Siccome le mimose sono piante che sviluppano un fitto apparato radicale, ogni 2-3 anni, alle giovani piante, occorre sostituire il vaso, ridimensionare il pane di radici e fornire nuovo terriccio alla pianta.

La mimosa presenta un esuberante sviluppo vegetativo, che va contenuto sin dai primi anni di crescita al fine di conferire alla chioma una forma regolare, in quanto i rami che crescono eccessivamente danno alla pianta un aspetto disordinato.

Pertanto, subito dopo la fioritura e prima dell’emissione della nuova vegetazione, occorre accorciare tutti i rami di circa un terzo della lunghezza; questo intervento favorisce anche l’emissione di nuovi germogli. Sempre dopo la fioritura vanno eliminati eventuali rami che si sono spezzati durante l’inverno.

Coltivare la mimosa: le mimose più belle

A seconda della tipologia delle foglie, le mimose si possono suddividere in mimose a foglia composte e mimose a foglia semplici.
Al gruppo delle mimose a foglia composta appartengono Acacia baileyana Purpurea, Acacia dealbata, Acacia dealbata Gaulois, Acacia dealbata Pendula, Acacia dealbata Rustica, Acacia dealbata Turner, Acacia nivea.
Al gruppo delle mimose a foglia semplice appartengono invece Acacia cultriformis, Acacia howittii Clair de lune, Acacia retinoides e Acacia retinoides Lisette.

Acacia baileyana

Questa specie, che raggiunge i 6-8 metri di altezza, ha foglioline di color grigio argento. I fiori sono portati da infiorescenze rade e allungate, ma nel complesso la fioritura è copiosa. E’ una delle mimose più resistenti al freddo. Fiorisce da fine febbraio a fine marzo.

Acacia baileyana Purpurea

Raggiunge i 4-6 metri di altezza, con foglioline di color verde-blu. I giovani germogli sono di colore rossastro, mentre la corteccia dei rami adulti è di color porpora. I fiori sono simili a quelli della specie precedente, e anche la fioritura avviene nello stesso periodo.

Acacia dealbata Gaulois

Questa varietà, che raggiunge i 4-5 metri di altezza, è particolarmente interessante per il bel fogliame di colore grigio-argento. I fiori particolarmente numerosi, sono di un bel giallo intenso. A differenza delle altre mimose fiorisce tardivamente, verso aprile.

Acacia dealbata Pendula

Si tratta di una mimosa a sviluppo molto contenuto, in quanto raramente supera i 3 metri di altezza. I fiori sono del tutto simili a quelli di Acacia dealbata. Ha portamento ricadente, tanto che in piena fioritura assomiglia a una sorta di piccola cascata di bellissimo effetto, ideale da coltivare a ridosso di un muro, sul quale lascia ricadere i suoi lunghi rami. Fiorisce da febbraio a marzo.

Acacia dealbata Rustica

Indubbiamente è la varietà più consigliabile da coltivare nelle zone non particolarmente miti, in quanto è la più resistente al freddo. I fiori sono pieni, simili a quelli di Acacia dealbata. Raggiunge un’altezza di 8-10 metri. Ha una chioma armoniosa con fogliame di colore verde acceso e una fioritura piuttosto tardiva (metà marzo-aprile).

Acacia dealbata Turner

Molto simile alla precedente, ha portamento più compatto, fogliame di colore verde argento e fioritura più abbondante, con fiori quasi doppi. Raggiunge un’altezza di circa 7-8 metri-. Fiorisce da metà marzo ad aprile.

Acacia nivea

Si caratterizza per il colore quasi bianco dei fiori, che non sono molto abbondanti e che si schiudono piuttosto tardivamente (aprile-maggio). Presenta un bel fogliame di colore verde intenso. Raggiunge le dimensioni dell’Acacia dealbata.

Acacia cultriformis

E’ assai interessante per la particolare forma delle foglie, quasi triangolari. I fiori sono piccoli, senza profumo, portati da infiorescenze erette. E’ particolarmente sensibile al freddo. Raggiunge i 4 metri di altezza. Fiorisce da metà marzo a fine aprile.

Acacia howitii Clair de lune

Ha portamento cespuglioso, di crescita contenuta, il che la rende particolarmente adatta alla coltivazione in vaso. I rami sono leggermente ricadenti e le foglie sono sottili, di colore grigio cenere. I fiori, di colore giallo chiaro, si aprono tardivamente, solitamente verso la metà di marzo. E’ poco resistente al freddo. Raggiunge i 2-3 metri di altezza al massimo.

Acacia retinoides

Viene talora definita mimosa delle quattro stagioni, in quanto la sua fioritura è molto prolungata nel tempo e, nelle zone di origine, addirittura si protrae quasi tutto l’anno. La sua fioritura, tuttavia, non è così appariscente come quella delle altre mimose. Può arrivare ai 5-7 metri di altezza. Le foglie sono lunghe 15-20 cm, verde medio. E’ la più rustica.

Acacia retinoides Lisette

Un clone della specie precedente, con fiori più grandi e fioritura più abbondante, molto appariscente anche in autunno.

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